There are many gifts of the soul that I received from my mother, but what I love most is the strength of serenity even in moments of deepest anxiety.
Paradoxical as it may seem, it is indeed a serene strength; a serenity, that is, which is not distorted but which has solid roots on which to build one’s path.
I believe it is his gift to not lose his way even when everything around him would push him to forget the value of life and let himself be dragged into the vortex of apathy resigned to suffering. I believe that the ability with which I juggle the light and dark of my daily life is a gift from her. I think it’s a gift from her that she manages not to get lost in the swamp that often surrounds me.
So, in her smile and in her gaze capable of looking beyond herself, I welcome my time and I treasure it anyway.

Molti sono i doni dell’anima che ho ricevuto da mia madre, ma quello che amo di più è la forza della serenità anche nei momenti di più profonda inquietudine.
Per quanto possa sembrare paradossale, si tratta proprio di una forza serena; una serenità, cioè, che non si snatura ma che ha solide radici su cui edificare il proprio percorso.
Credo che sia un suo dono quello di non perdere la rotta anche quando tutto intorno spingerebbe a dimenticare il valore della vita per lasciarsi trascinare nel gorgo della apatia rassegnata alla sofferenza. Credo che sia un suo dono l’abilità con cui mi destreggio nel chiaro e nello scuro del mio quotidiano. Credo che sia un suo dono quello di riuscire a non perdermi nella palude che sovente mi circonda.
Così, nel suo sorriso e nel suo sguardo capace di guardare oltre se stessa, accolgo il mio tempo e di esso faccio comunque tesoro.