And we grow, we go on.
The anxieties do not dissolve but change. Over time, the goal is getting closer as far as it may seem and it has changed too.
And we get up, even when we know that the test is not over and that it will not end. We get up to give dignity to our suffering and justice to fidelity to the sense that must never be betrayed, not even in moments of despair, not even in the most dismal ones.
And we have confidence. Confidence in the profound ability that our gaze has to express the courage of a life that never ends and is not wasted just because pain sets its pace and draws its route.
And we smile, even when the pain tears the bones and nausea upsets even the act of breathing. We smile because the smile is a gift that cannot be denied and without whose light no gaze would be satisfied with its destiny.
And we have patience while counting the hours of sleepless nights, the minutes that separate the before from the after, the moments not wasted in deifying ourselves, but employed in the not simple task of giving dignity to our path.
We grow up and go beyond problems, anxieties and fears. We grow and pass even beyond that limited time that we call life and which, perhaps, is only its beginning.

E si cresce, si va avanti.
Le inquietudini non si dissolvono ma mutano. Nel tempo la meta si avvicina per quanto possa sembrare lontana e anch’essa modificata.
E ci si rialza, anche quando si sa che la prova non è finita e che non finirà. Ci si rialza per dare dignità alla propria sofferenza e giustizia alla fedeltà al senso che mai deve essere tradita, neanche nei momenti di sconforto, neanche in quelli più lugubri.
E si ha fiducia. Fiducia nella capacità profonda che il proprio sguardo ha di esprimere il coraggio di una vita che non finisce e non si spreca solo perché il dolore ne cadenza il passo e disegna la rotta.
E si sorride, anche quando il dolore lacera le ossa e la nausea sconvolge persino l’atto del respirare. Si sorride perché il sorriso è un dono che non può essere negato e senza la cui luce nessuno sguardo sarebbe sazio del proprio destino.
E si ha pazienza mentre si contano le ore delle notti insonni, i minuti che separano il prima dal dopo, gli istanti non sprecati a deificare sé stessi, ma impiegati nel non semplice compito di dare dignità al proprio cammino.
Si cresce e si va oltre i problemi, le ansie e le paure. Si cresce e si passa anche oltre quel tempo limitato che chiamiamo vita e che, forse, non ne è che l’inizio.