The meaning of life escapes us and life flees.
What right does the human being have to decide who should live and who should die?
There are so many personal battles that everyone has to fight in their daily lives, why lose our sense and energy with wars that waste meaning and cancel all directions?
In a war there are no winners, only losers. It is a cliché, I know, and yet criminal battles continue to be fought, we commit the same mistakes and fall be prisoners of them, slaves to our blindness and to the evil that we ourselves cause.
Ci sfugge il senso della vita e la vita fugge.
Che diritto si arroga l’essere umano di decidere chi debba vivere e chi morire?
Sono tante le battaglie personali che ciascuno deve combattere nel proprio quotidiano, perché perdere il senno e le energie con guerre che sprecano il senso e annullano ogni direzione?
In una guerra non ci sono vincitori, ma solo perdenti. È un luogo comune, lo so, eppure si continuano a combattere battaglie criminali, a commettere gli stessi errori e a esserne prigionieri, schiavi della nostra cecità e del male che noi stessi ci procuriamo.