I saw a cloud in the sky and I called it “unconsciousness”. I don’t know why I did it, or why that very name was his name for me. And yet, in the blue of that harmless sky, unconscious it seemed to me that it was crossing the empty valleys of blind hearts.

Ho visto nel cielo una nuvola e l’ho chiamata “incoscienza”. Non so perché l’ho fatto, né perché proprio tal nome fosse per me il suo nome. Eppure, nell’azzurro di quel cielo innocuo, incosciente mi sembrava il suo attraversare le valli vuote dei cuori ciechi.