News from Now-Here. Esistenza e finzione.

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Joy is simple, it is a gift. Last night I was the subject of such a gift. I received a copy of Il Convivio’s magazine “Letteratura e Pensiero” which includes the review by Professor Claudio Tugnoli dedicated to my book “News from Now-Here. Existence and fiction” (Nulla die, 2020), it was a welcome a great honor to have been part of such an accurate, commented, attentive review that opens the mind and heart, realizing the desire that culture does not go out in a single piece, but that word and dialogue be made; it was an honor to be received in a scientific literary journal of such cultural and human depth. I felt small and great together, great for the joy of having been listened to, small for the awareness that there is a long way to go, so much to study, so much to reflect, but it is a viable way. I am grateful and proud, a healthy pride and a profound gratitude, because when dialogue becomes an encounter, bridges are built and a “cure” is prepared against the deafening screams of the void of meaning. Thank you for this gift that cares and pushes you to try to be a better person.

La gioia è semplice, è un dono. Ieri sera sono stata oggetto di un tale dono. Ho ricevuto copia della rivista “Letteratura e Pensiero” di Il Convivio che include la recensione del Professor Claudio Tugnoli dedicata al mio libro “News from Now-Here. Esistenza e finzione” (Nulla die, 2020), è stato un dono di accoglienza e un onore grande essere stata parte di una recensione così accurata, commentata, attenta, che apre il pensiero e il cuore realizzando il desiderio che la cultura non si spenga in uno scritto unico, ma si faccia parola e dialogo; è stato un onore essere accolta in una rivista letteraria scientifica di tale spessore culturale e umano. Mi sono sentita piccola e grande insieme, grande per la gioia di essere stata ascoltata, piccola per la consapevolezza che c’è tanta strada da percorrere, tanto da studiare, tanto da riflettere, ma è una strada percorribile. Sono grata e orgogliosa, un sano orgoglio e una gratitudine profonda, perché quando il dialogo diventa incontro si costruiscono ponti e si prepara una “cura” contro le urla assordanti del vuoto di senso. Grazie per questo dono che cura e spinge a cercare di essere una persona migliore.