It is called “enchantment”, it is the ability to get excited and amazed to tears by the beauty and its hidden sigh that becomes yours, which deceives you to tell to you alone the mysterious story of the life that dwells in this enchantment.

While I listen to the mysterious whisper that is revealed, the stronger is the love that is renewed, the good that fills every silence and that gives each voice its breath and its peace. 

More often we should recognize and lose ourselves in the enchantment, more often we should let ourselves go to the tender emotions that make us like children rejoicing for a nice surprise, but which also empower us in front of the so much good and beautiful received in the promise to never keep silent.

Si chiama “incanto”, è la capacità di emozionarsi e stupirsi fino alle lacrime per la bellezza e il suo sospiro nascosto che diventa il tuo, che ti illude di narrare a te sola la storia misteriosa della vita che in tale incanto dimora. Mentre ascolto il sussurro misterioso che si rivela, più forte è l’amore che si rinnova, il bene che riempie ogni silenzio e che a ogni voce dona il suo respiro e la sua pace. Più spesso dovremmo riconoscere e perderci nell’incanto, più spesso dovremmo lasciarci andare alle emozioni tenere che ci rendono come bambini esultanti per una bella sorpresa, ma che anche ci responsabilizzano dinanzi al tanto bene e bello ricevuto nella promessa di non tacerlo mai