
L’invenzione dell’Africa (Meltemi, 2017) è un saggio di Valentin Y. Mudimbe di particolare interesse per chi desideri cominciare a conoscere e incontrare la storia del pensiero africano sull’Africa spogliandosi delle visioni occidentali o occidentalizzate più diffuse per incontrare che cosa sia L’Africa o le Afriche. Difatti, ciò che spesso si trascura è che l’Africa è un continente alla pari dell’Europa, per esempio, e che al suo interno ci sono molti stati, molte articolazioni, interpretazioni e traduzioni del pensiero, senza escludere l’influenza pressocché totalizzante del mondo occidentale sulle culture originali.
L’autore, Valentin Y. Mudimbe, si interroga e interroga i lettori su che cosa sia la vera Africa, quale sia la sua filosofia, quale la cultura al di fuori dell’interpretazione e della visione occidentale senza trascurare quanto l’universo occidentale e quello dell’Africa, pur apparendo profondamente opposti, leghino fortemente il proprio destino.
Mudimbe, nella sua esposizione degli eventi e del pensiero, cerca un contatto con Foucault con l’idea di avvicinare e analizzare livelli diversi della conoscenza dell’Africa con metodi e paradigmi differenti.
Nel definire l’altro si definisce se stessi; l’occidente si pone come misura della comparazione, il che è una tipica derivazione del sistema coloniale nel modo di definire ogni cosa in relazione all’Occidente come se prima della colonizzazione l’Africa non fosse esistita.
L’autore, allora, induce allo sviluppo di una nuova gnosi della ricerca sull’Africa che si liberi dal potere egemonico della colonizzazione e restituisca alla conoscenza la sua voce primigenia, evitando di considerare la storia dell’Africa come se fosse stata costruita dall’esterno (missionari, esploratori, antropologi con la loro visione occidentale del mondo).
L’invenzione dell’Africa (Meltemi, 2017) di Valentin Y. Mudimbe, è una saggio filosofico che invita alla ricerca e alla conoscenza, che induce, soprattutto, ad accogliere il processo di trasformazione del pensiero sia in Africa che in Occidente, affinché l’invenzione dell’Africa non sia un’invenzione dal nulla, ma una che sa riconoscere e distinguere le categorie originali di questo continente e dei suoi popoli.
L’invenzione dell’Africa (Meltemi, 2017) is an essay by Valentin Y. Mudimbe of particular interest for those who wish to begin to know and encounter the history of African thought on Africa by stripping off the most widespread Western or Westernized visions to find out what is Africa or the many Africa. In fact, what is often overlooked is that Africa is a continent likewise Europe, for example, and that within it there are many states, many articulations, interpretations and translations of thought, without excluding the almost totalizing influence of the Western world on original cultures.
The author, Mudimbe, questions himself and questions the readers about what is the true Africa, what its philosophy is, what culture outside Western interpretation and vision without neglecting what the Western universe and that of Africa, while appearing profoundly opposed, strongly bind their destiny.
Mudimbe, in his exposition of events and thought, seeks contact with Foucault with the idea of approaching and analyzing different levels of knowledge of Africa with different methods and paradigms.
In defining the other one defines oneself; the West stands as a measure of comparison, which is a typical derivation of the colonial system in the way of defining everything in relation to the West as if Africa did not exist before colonization.
The author, then, induces the development of a new gnosis of research on Africa that frees itself from the hegemonic power of colonization and restores its primitive voice to knowledge, avoiding considering the history of Africa as if it had been built by ‘ external (missionaries, explorers, anthropologists with their Western world view).
L’invenzione dell’Africa (Meltemi, 2017) by Valentin Y. Mudimbe, is a philosophical essay that invites research and knowledge, which induces, above all, to welcome the process of transformation of thought both in Africa and in the West, so that the invention of Africa is not an invention out of thin air, but one that knows how to recognize and distinguish the original categories of this continent and its peoples.
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