“Idda” di Michela Marzano, è un romanzo che porta al cuore di se stessi. Esso non è solo un invito, ma la constatazione oggettiva che entrando nelle storie degli altri è possibile entrare anche negli anfratti più nascosti del dialogo con se stessi e la propria storia, soprattutto in quegli aspetti spesso lasciati in sospeso e non rivelati neanche a se stessi.
Attraverso la malattia della madre del suo compagno, Alessandra aprirà un dialogo anche con se stessa che la porterà a comprendere quella parte di sé rimasta in ombra per il dolore, per il timore, per il pregiudizio di conoscere e accettare anche l’imperfezione della propria storia familiare che, nonostante il silenzio che ha fatto calare su di essa come per proteggersi da essa, ha condizionato anche il suo presente.
Interessanti e narrati con intensa precisione altri temi fondamentali e quotidiani: le malattie degenerative, il desiderio o la negazione di un figlio, la memoria volutamente o impotentemente dimenticata, la relazione tra genitori e figli adulti di cui essi diventano in qualche modo a loro volta figli.
Michela Marzano, attenta e sensibile lettrice dell’animo umano, sembra porsi in ricerca e continuare a interrogarsi sugli interrogativi fondamentali che legano gli esseri umani agli altri esseri umani. Sottile e raffinata la ricerca della liberazione di se stessi dalle paure resa possibile solo grazie e attraverso il riconoscimento della propria storia e identità.
Gli stessi luoghi in cui la storia è ambientata e cui i protagonisti appartengono, Parigi e la Puglia, sembrano mettere in evidenza i contrasti e le diversità tra realtà che infondono della propria natura la narrazione caratterizzando l’esperienza personale e umana dei personaggi. Essi potranno essere completamente se stessi solo se e quando la realtà di ciascuno sarà stata in grado di ascoltare se stessa e di lasciarsi scivolare nell’abbraccio dell’altra.
Molto interessante anche la scelta del titolo “Idda”, essa, che lascia a ciascuna lettrice o ciascuna persona, la possibilità di riconoscere se stessa.
Un romanzo la cui lettura non può che arricchire la ricerca e il pensiero.
Un pensiero su “Michela Marzano: Idda”